L’asseverazione è una procedura che certifica e rende ufficiale la traduzione per mezzo di un giuramento prestato dal traduttore dinanzi ad un pubblico ufficiale del tribunale, un giudice di pace o un notaio. Il giuramento garantisce l’autenticità e la veridicità della traduzione del testo originale.
Con questa formula, il traduttore si assume la responsabilità civile e penale della conformità della traduzione con l’originale.
Un pubblico ufficiale, apponendo il timbro del Tribunale sulle marche da bollo, sulle firme e tra le pagine del fascicolo, autentica la traduzione a tutti gli effetti di legge.
In Italia, NON esiste un albo specifico dedicato ai traduttori professionali.
La camera di commercio concede, per tutti quei professionisti con comprovate abilità formative e professionali, la possibilità di iscrizione al Ruolo dei Periti ed Esperti, suddiviso in Categorie e sotto categorie in base alle varie professioni. Tale iscrizione è necessaria ed antecedente all’accesso all’Albo dei Periti e dei CTU del Tribunale di competenza territoriale, ove il traduttore è residente.
Non bisogna assolutamente confondere i titoli, poiché nel nostro ordinamento giuridico non è prevista, tanto meno riconosciuta, la figura del “Traduttore giurato”, bensì esistono traduttori specializzati in traduzioni giurate.
Ogni Tribunale segue un proprio ordinamento, in questo caso facciamo riferimento a quello relativo al Tribunale di appartenenza, quello di Taranto. Il fascicolo dovrà essere bollato per ogni 4 pagine di traduzione, compreso il verbale di giuramento, da una marca da bollo da 16,00 €, da una marca da bollo da 3,87 € sul verbale ed una da 0,68 € per ogni allegato “elaborato originale” (ciascun disegno, fotografia). Il traduttore, firmando il verbale, assumerà la piena responsabilità civile e penale di quanto tradotto fedelmente all’originale.